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La danza nel segno di Pina Bausch Una vetrina mondiale per la Luna

MERCOLEDI – 17 LUGLIO 2023 – IL RESTO DEL CARLINO

In questi giorni ballerini arrivati ad Ancona da vari Paesi preparano la performance di domenica alla Mole

Sarà una performance alla ricerca dell’identità. Di quei balli a scrigno dove il pubblico può cercare se stesso e provare a (ri)trovarsi. Al via ieri la 14esima edizione di Wuppertanz, all’interno del Conero Dance Festival. ‘La Luna Dance Center’, una delle principali scuole di danza anconetane, ha accolto ieri due dei più grandi coreografi allievi di Pina Bausch, Thusnelda Mercy e Pascal Merighi. Soddisfatto Cristiano Marcelli, presidente e direttore tecnico de ‘La Luna’: «Questo progetto nasce dall’amore per l’opera di un’icona del teatro-danza mondiale, Pina Bausch, che a Wuppertal ha fondato una compagnia. Personalmente, ho sempre avuto la passione per questa coreografa». Una passione condivisa con Simona Ficosecco, direzione artistica de ‘La Luna’.

Per Wuppertanz, Ancona diventerà una vetrina mondiale di ballo: i danzatori presenti lunedì al ridotto delle Muse erano circa una deci-na: chi di Ancona, chi dall’America, chi dalla Croazia e da tutta l’area europea. 1 danzatori, una trentina, provengono anche da tutta Italia e da ogni angolo della regione. Durante questa settimana, creeranno la loro performance con Mercy e Merighi. Lo spettacolo finale andrà in scena alla sala delle Polveri della Mole Vanvitelliana, domenica, in due repliche: alle 19.30 e alle 20.30,ingresso libero.

Wuppertanz è solo la seconda parte del Conero dance festival, come evidenzia Marcelli: «La prima parte è stata dedicata al mondo degli Stati Uniti, all’urban e all’hip hop e si è conclusa  scorso fine settimana. La seconda parte, invece, vedrà un cambiamento di atmosfera. La grande possibilità che si è prospettata è stata quella di entrare in contatto coi danzatori che hanno reso possibile i capolavori di Pina Bausch, che lei aveva selezionato da tutto il mondo. Si tratta quindi di persone che rispondono a dei requisiti che solo Bausch aveva nella sua testa». Morta nel 2009 all’età di quasi 70 anni, la tedesca Bau-sch è considerata una delle più grandi e apprezzate coreografe mondiali. Oggi rivive nel ricordo di Pascal Merighi e di Thusnelda Mercy, coppia sul palco e nella realtà: «Tornare in Italia è come tornare a casa. Nel Bel Paese trascorrevo le vacanze da piccola» sottolinea Mercy.

«Quella di domenica sarà una performance di condivisione, che vedrà l’ispirazione degli spazi dove balleremo», rispondono in inglese Mercy e Merighi. «Cosa ci ha insegnato Pina Bausch? lo sono cresciuta con lei – fa Mercy, figlia d’arte di Dominique Mercy e Malou Airaudo – Faceva emergere l’umanità in ognuno di noi, osservava molto, era dotata di una straordinarietà unica». Per Pascal, «Bausch aveva una grande personalità, sapeva essere forte, energica e creativa».

Articolo di Nicolò Moricci

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